The Redshift Post - letteratura fantascienza umoristica: 2013

12.05.2013

IPNOSI REGRESSIVA CIBERNETICA

CERVELLI ELETTRONICI & TALK SHOW

Electronic brain, science fiction illustration
Cartellone pubblicitario del Talk show.
Credit by Stregattodesign
Spero non vi siate annoiati in nostra assenza. Il fatto è che hanno invitato H.A.N.S. ad un Talk Show galattico chiamato "Asimove Yourself Electronic Brain" (Asimuoviti Cervello Elettronico) dedicato alle intelligenze artificiali affette da patologie psichiatriche.
Dal momento che l'ipocondria del buon HANS gli impedisce di fare qualsiasi tipo di viaggio a contatto con altre creature a parte noi (vai poi a capire perché...) e che la sua incapacità di risolvere problemi semplici lo ha messo subito in crisi nel momento in cui ha dovuto capire a quale fermata della metropolitana galattica sarebbe dovuto scendere, abbiamo deciso di accompagnarlo. In realtà non l'abbiamo proprio accompagnato. L'abbiamo spedito. Il problema è stato che, una volta là, oltre al fatto che ci sarebbe stato bisogno di qualcuno per rispedirlo qua, quello stesso qualcuno avrebbe dovuto altresì risolvere i vari piccoli problemi che si sarebbero presentati, quali l'approccio con le truccatrici dello show, i vari presonaggi dello staff, ecc.
Fatto sta che quindi ci siamo trovati tutti a bordo della metropolitana galattica alla volta degli studi di Channel 512, su Psichedelicon IV, il pianeta delle emittenti con i programmi dal più alto share della galassia. Le redini dell'Habitat, dopo una lunga riflessione, sono state lasciate in mano allo stagista (che per la cronaca ha ancora la faccia di Howard il papero).

I MIRACOLI DELLA METEMPSICOSI ROBOTICA

E così eccoci qui su Psichedelion IV, negli studi sub-liminali-quanto-simpatici-TV di Channel 512 ad osservare HANS che si fa psicanalizzare da Transil Relè (il conduttore robot del programma), mentre dietro le quinte noialtri facciamo manbassa del buffet (preparato per Relè e i suoi ospiti) sotto gli occhi accusatori ed un po' rognosi della signorina Booleana Sheffer Stroke (la segretaria robot del sopracitato Transil).
science fiction illustration the best psychiatrist robot in the galaxy
Spot lancio del programma con foto di Transil a mezzo busto. Credit by Stregattodesign
Ebbene, ecco che parte il metodo d'ipnosi regressiva del presunto "dottor" Relè che, con modi da illusionista da feste per bambini, saltella attorno ad HANS con un orologio a pendolo in mano. A giudicare dall'aspetto e dai modi da automa dell'ottocento non si direbbe, ma Relè è un modello avanzato (nanocircuiti biocibernetici e via discorrendo...). Niente a che vedere con HANS che, a quanto ne sappiamo, è stato assemblato con degli oggetti di scarto nei sobborghi di Ravensburger da due fanatici di puzzle, poi diventati famosi grazie alla produzione in serie di quegli stessi modelli di Robot. I modelli H.A.N.S. (Herr Android Neumann-Schmidt) infatti non sono altro che un'accozzaglia di ciarpame. Ma è proprio questo che rende tutti i modelli HANS (ogni robot è composto da parti diverse da quelle degli altri) esemplari unici (come recita il motto aziendale: "Jeder Mensch ist einzigartig", ovvero: "Ognuno è unico"). Ed è stato proprio questo motivo a spingere Relè ad interessarsi al nostro amico teutonico.

7.19.2013

EFFETTI QUANTO - PARANORMALI INDESIDERATI (EQUAPARIN) III° PARTE

Siamo osservati. O per meglio dire, c'è qualcuno che ci osserva. Qualsiasi cosa facciamo. Un'altra teoria del complotto? Forse. O forse siamo paranoici. Pensatela come volete, fatto sta che quel che è successo qui all'Habitat 21 sembrerebbe confermare tali voci, o in un certo qual modo, sembrerebbe non smentirle. Ma andiamo per ordine.
Eravamo rimasti - come ben ricorderete (se proprio non ve lo ricordate cliccate qui.) - alle ipotesi per uscire dall'impasse causato dagli effetti quanto - paranormali indesiderati che hanno colpito l'habitat 21. 

 CERCANDO UN'USCITA QUANTISTICA DALLA METROPOLITANA

L'ipotesi sulla quale eravamo tutti d'accordo era che ci trovassimo in una distorsione dello spaziotempo isolati dal resto e ci comportassimo come particelle subatomiche. Come? Non si sapeva. Perché? Non si sapeva. Per quanto? Non si sapeva.
Orbene, le ipotesi erano molte e dopo una lunga riflessione abbiamo stabilito che, tra le idee su come uscire da questa situazione, la migliore fosse quella di Amedeo, che vi riporto:

Charles Bronson in "c'era una volta il west".
"La stazione della metropolitana galattica qui vicino ha creato una sorta di warp gravitazionale che ci ha scaraventato in una regione di spaziotempo quantistico isolato. Si deve cercare di invertire la rotazione del nucleo gravitazionale piegando a mani nude il generatore ipergravitazionale dell'Hyperground per riportare le cose alla normalità. Propone di mandare lo stagista che somiglia a Charles Bronson in "c'era una volta il west"."



Prima di agire tuttavia, siamo ricaduti nostro malgrado in un delirio di possibilità quanto-paranormali. Il Ψ della nostra funzione d'onda si è orientato sul papero quantistico perché la Giusi, temendo che la sua ipotesi fosse quella giusta (ovvero quella che ci fosse un papero che faceva la cacca in cucina), colta da uno dei suoi raptus di pulizia, prima che potessimo pensare tutti assieme alla soluzione di Amedeo per pilotare in qualche modo il nostro Ψ verso lo stagista che somiglia a Charles Bronson e spedirlo a riparare l'ipermetropolitana, si è precipitata in cucina a pulire il presunto guano di un improbabile papero quantistico dal pavimento della cucina. Il fatto è che, per quanto improbabile, il papero c'era davvero. Ed era anche bello grosso.
Tuttavia, avendo mescolato le funzioni Ψ delle due possibilità, ovvero:

01 guasto-gravitazionale-metropolitana-da-far-riparare-allo-stagista-con-le-sembianze-di-Bronson

/ e /

02 papero-quantistico-che-fa-la-cacca-in-cucina

il risultato del Ψ  della nostra soluzione aveva generato un papero quantistico con la testa somigliante a Charles Bronson in "C'era una volta il West" e regalato allo stagista una testa da papero. Il papero quantistico sembrava uno dei mostri di Cthulhu e lo stagista sembrava il papero del film "Howard e il destino del mondo".

6.19.2013

EFFETTI QUANTO - PARANORMALI INDESIDERATI (EQUAPARIN) II° PARTE

 TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE

Come forse ricordate, o forse no, ci eravamo ritrovati a svegliarci 30.000 volte in 15.000 posti diversi e in 30.000 modi diversi, e a proseguire una mattinata delirante a causa delle fluttuazioni quantistiche paranormali delle nostre funzioni d'onda. Se non ve lo ricordate cliccate qui.

Bene, ora la somma delle funzioni Ψ di noialtri dell'Habitat 21 ci ha permesso di trovarci nella sala comune tutti insieme appassionatamente. 

science fiction vintage illustration sound of music
Tutti insieme appassionatamente nell'Habitat 21
Graphic design: www.stregattodesign.com
Ecco. La prossima volta sto zitto. E' questo che succede quando ci sono degli effetti quantistici paranormali indesiderati in casa vostra. Fortunatamente le nostre funzioni d'onda si sono in qualche modo intrecciate e riusciamo a condividere tutti lo stesso picco. Ora, appena ci concentriamo decidendo tutti insieme di tornare nella sala comune dell'Habitat 21 e capir -

- Ok siamo di nuovo qui nella sala comune dell'Habitat 21. E stiamo cercando di risolvere questa spinosa situazione. Partiamo da cosa sappiamo: Amedeo dice che sappiamo che le leggi della meccanica quantistica valgono (o in questo caso sarebbe meglio dire "varrebbero" ma non facciamo i cavillosi) solo per oggetti di dimensioni subatomiche, come particelle e compagnia cantante, mentre non hanno senso applicate gli oggetti macroscopici. Ma qui si tratta di un fenomeno paranormale, quindi non ci faremo scrupoli a sparare teorie inverosimili. Per dovere di cronaca, riporto che le informazioni di Amedeo arrivano dall'opuscoletto "Quantum Mechanics for Dummies" che gli hanno dato quando lavorava alla metropolitana galattica.

 E qui mi sento di proporre il famoso adagio:


6.05.2013

EFFETTI QUANTO - PARANORMALI INDESIDERATI (EQUAPARIN) I° PARTE

SIAMESI DI ‪SCHRÖDINGER‬

Immaginatevi di svegliarvi la mattina e di farlo 30.000 volte in 15.000 posti diversi e in 30.000 modi diversi.

Schrödinger cat gift box fantascienza umoristica

poster pubblicitario de "i Siamesi Schrödinger"

credit by Stregattodesign
Ecco. Questo è quel si dice un EQUAPARIN. Un Effetto QUAnto-PARanormale INdesiderato. Perché accada, nessuno lo sa, ci sono varie cause probabili ma nessuna certezza. Magari è qualcosa che avete mangiato, oppure chissà, ve lo ha attaccato qualcuno mentre facevate la fila alle poste. Di solito i gatti contemporaneamente vivi e morti di avvelenamento da cianuro ne sono portatori sani.
Sì sono i famosi "Siamesi Schrödinger". Quelli che di solito ti regalano a Pasqua in scatole colorate munite di un po' di materiale radioattivo e contatore Geiger collegato alle fiale di cianuro (Occhio che a mio cognato l'hanno fregato perché al posto di una fiala di cianuro c'era deodorante per cani).
Fatto sta che finché non si verifica il collasso della funzione d'onda Ψ del vostro modo di risvegliarvi, voi siete tutte le vostre probabilità di risvegliarvi. O almeno, credete di esserlo.
Ora immaginate la stessa cosa per ogni azione che compite: vestirvi, lavarvi, parlare, ecc...
Fortunatamente serbate memoria solo di alcune, le più probabili. Ma su Pancrazia le cose più probabili, non sono quelle meno assurde.

IL RISVEGLIO PROBABILISTICO

Dopo essermi svegliato: sul divano dell'habitat 21 completamente nudo e con i postumi di una sbornia / nel letto della Giusy con una mano sulla sua chiappa /nel condotto di scolo della vasca di coltura sotterranea N. 3 / in una suite di una lussuosa nave da crociera-casinò Starbus con delle banconote nelle mutande; al collasso della funzione Ψ del mio sistema mi sono svegliato in braccio a Klaptuzio, nel suo emporio. "In braccio" è inteso in senso lato, dato che ha solo una proboscide. Comunque a quel punto: sono soffocato per l'atmosfera di Pancrazia / sono corso nella camera di compensazione per poi spappolarmici sbagliando atmosfera / ho mangiato un frutto di Sancrappo Adattivo e sono diventato un mutante a quattro teste / poi il mio Ψ è collassato di nuovo in: sono riuscito a comprare una tuta da quello strozzino di Klaptuzio e l'ho indossata abbastanza in fretta da non subire danni al cervello.

5.19.2013

... E L'OTTAVO GIORNO, DIO CREO' LO STAGISTA

Come dappertutto, anche qui su Pancrazia, grazie alla Zelpronti & Co. esiste lo stage.
Oltre a Franco, la Giusi, Amedeo, Remo, Hans e me (e Cassandro), c'è un altro membro dell'equipaggio: l'ottavo (o il settimo se contiamo anche Cassandro).
Si tratta dello stagista. Personaggio mutevole.
In tre anni terrestri ne sono passati 24. Abbiamo imparato i nomi dei primi sei, poi abbiamo mollato il colpo.
Il primo l'abbiamo trovato già qua, dentro uno dei 437 mila scatoloni Ikea che contenevano i pezzi dell'habitat 21. E' durato poco più di un giorno pancratico (16 giorni terrestri). Quando abbiamo finito di montare tutto l'abbiamo perso tra gli scatoloni ed è probabile che qualcuno l'abbia buttato insieme alla carta.

... E L'OTTAVO GIORNO... 

 

fantascienza umoristica stagista
Charlton Heston ne i dieci comandamenti... o lo stagista n.2 ...?
difficile poterlo stabilire... difficile...

L'ottavo giorno pancratico che eravamo qui, uno dei cespugli fuori dall'habitat ha cominciato a bruciare spontaneamente ed ha sputato fuori il secondo stagista. Somigliava a Charlton Heston.
La Zelpronti & Co. gli aveva dato 2 blocchi di appunti grandi come lapidi.

Anche questo non durò molto. Un giorno ce lo dimenticammo nelle vasche sotterranee di coltura. Sfortunatamente per lui i giorni successivi c'era di mezzo il ponte dello Skapplo Vertebrato (la più importante festa pancratica dopo quella del Mapale Semispuntato). Quando tornammo dopo 2 giorni pancratici non c'era più. Del resto le vasche sotterranee sono molto estese ed hanno degli sfoghi sulle caverne e le grotte naturali della zona. E tra aspettare 32 giorni che ti finisca l'aria nella tuta (che per la cronaca ha giusto 31 giorni di filtro) e cercare di uscire cercando un passaggio nelle grotte, direi che la scelta è obbligata.

Steve McQueen ne la grande fuga
Steve McQueen ne la grande fuga... o lo stagista n. 3...?
difficile...
Dal cespuglio ardente 3 giorni pancratici dopo ne saltò fuori un altro. Somigliava a Steve McQueen. Stava a bordo di una Triumph 650 del ’61, cammuffata da BMW della Werhmacht. A quel punto capimmo che c'eravamo giocati Charlton Heston.

Mi chiedo perché la Zelpronti non li faccia arrivare con la metropolitana.


RIMBORSO SPESE E AIUTI UMANITARI


Com'è logico, gli stagisti sono tutti plurilaureati, con manciate di master presi quà e là in giro per la galassia, conoscono almeno quindici lingue e una trentina di dialetti galattici, ed in media hanno una cultura che qui ce la sognamo. Per quanto c'è da fare qui tra l'altro, sono molto più competenti di noi. Ma questo, a quanto pare, non frega a nessuno.
Il contratto con la Zelpronti & Co. prevede che abbiano solo il rimborso spese. Mangiano quello che ci arriva qui (che la Zelpronti fa arrivare come aiuto umanitario per i Kruntz), che poi è quel che mangiamo noi. Quindi l'unica spesa che è quella dei trasporti ma dal momento che la Zelpronti li fa arrivare con il cespuglio ardente, non penso spenda nulla nemmeno per quello.

Dal momento che nemmeno noi non siamo pagati e il nostro vitto e alloggio viene fatto passare come soggiorno premio di durata indeterminata (Ricordate il concorso di sudoku? Per questo motivo e grazie ad una serie di passaggi e manovre burocratiche, la Zelpronti ha tutta una serie di agevolazioni fiscali che finiscono praticamente per farle addirittura ricevere soldi dal governo terrestre passandoli come aiuti umanitari). Quindi non so chi se la passi meglio. Ma come si usa dire: c'est la vie...

4.25.2013

FRANCO E L'INVASIONE ALIENA AL TAMARINDO

Qui su Pancrazia abbiamo una celebrità.

Ebbene Sì. E' Franco.

Franco è niente meno che il famoso "Persuasore dei Procrastiani".
Chiunque abbia letto i giornali se lo ricorda. L'eroe della Guerra dei Procrastiani. Quelli dell'ultima invasione aliena della Terra.

astronavi aliene
Foto dell'invasione aliena dei Procrastiani (il liquido rosso sopra è il Tamarindo di Sezma che Franco ci ha versato sopra)
Artwork by Stregattodesign

Ebbene proprio ieri sera (tempo terrestre) Franco, dopo essersi scolato anche il fondo di una intera bottiglia di Tamarindo di Sezma ci ha fatto delle rivelazioni sconcertanti riguardo alla guerra ed al suo ruolo. Quindi, anche se la storia la sapete, dimenticatevela. O almeno dimenticatevi che quanto sapete corrisponda alla realtà al cento per cento.

L'INVASIONE SECONDO LE FONTI UFFICIALI

Per quanto mi riguarda, ricordo che quando la flotta dei Procrastiani comparve nelle immediate della Terra, mi trovavo per le vie di Cesano Maderno. Un vociare mi aveva attirato in un bar, in cui un marcatore di realtà aumentata faceva sfilare le immagini delle loro navi spaziali. Quel giorno una fastidiosa attività solare disturbava le trasmissioni delle nostre sonde, così il filmato sembrava uscito dagli anni '70 del ventesimo secolo. Nessuno aveva il coraggio di parlare. Ricordo una ragazza singhiozzare come se le avessero incendiato di fronte agli occhi la borsa di Prada, un colletto bianco sudato come un asparago lesso balbettare all'omnicom rimbalzando tra l'angolo della strada e l'ingresso del bar. Poi, una cicciona svenne ribaltando un tavolino. Ed ebbe inizio l'invasione. O per meglio dire, le minacce d'invasione.

Come ricorderete, i Procrastiani minacciarono la Terra intasando tutti i canali di comunicazione ed elencando i tormenti che ci avrebbero aspettato.
E lo fecero per giorni.
E giorni.
E giorni.
E giorni.
Dopo quattro settimane, quello che per tutti noi inizialmente era stato puro terrore, si trasformò in timore, poi in nervosismo, ed infine in irritazione.
Stremati, i capi dei nostri governi diedero l'ordine di lanciare i loro ordigni contro le navi spaziali dei  Procrastiani. Le loro navi spaziali di tutta risposta non fecero una piega. E le loro logorroiche minacce continuarono. Non se ne poteva più. Fu a quel punto che dalla Terra si levò un campione: il Persuasore. Solo ed armato solamente del suo coraggio, raggiunse la flotta nemica a bordo di un motoscooter a iperspinta verde pisello.
Sino ad oggi nessuno seppe mai cosa avvenne di preciso, ma fatto sta che tre quarti d'ora dopo che il Persuasore ebbe preso contatto con gli ostili, la flotta aliena svanì.


4.04.2013

L'ESPERIENZA DELLA GIUSI A MASTERCHEF EDIZIONE VIA LATTEA

Siamo giunti a parlare della Giusi. Allora, la Giusi, come abbiamo già detto, parlando di Cassandro, è ...la madre di Cassandro. Oltre ad essere la madre di Cassandro e di avere pessimi gusti in fatto di uomini, o comunque di organismi di sesso anche maschile, è una gran cuoca. Per questo, ad un certo punto della sua vita ha partecipato a Masterchef edizione Via Lattea.

fantascienza umoristica
Logo del programma sub-liminale-quanto-simpatico-tv Masterscief - Milky Way Edition.
Credit: Stregattodesign
 Ma una cosa per volta. Un po' di pazienza e ci arriviamo.

LE REGOLE DELL'HABITAT

Appena arrivata, la Giusi ha deciso di autonominrsi padrona di casa (ovvero dell'Habitat 21
ed ha impedito a tutti, Hans compreso, di:

1 - Ruttare in maniera sonora.
2 - Scoreggiare con disinvoltura.
3 - Andare in giro in mutande.
4 - Lasciare la tavoletta del water alzata.
5 - Fumare nell'habitat.
6 - Mangiare sul divano dell'area ricreativa o in tutti i luoghi tranne il tavolo della sala da pranzo.
7 - Installare programmi o visitare siti per adulti sul televisore o sui computer.
8 - Lasciare in giro mutande e vestiti che sono stati usati per più di 6 giorni di fila (tempo pancratico).
9 - Disturbarla mentre guarda insieme ad Amedeo Cuori Molluschi.
10 - Entrare in cucina.

Ha obbligato tutti a:

1 - Mettersi le pattine quando si entra nell'habitat.
2 - Mettersi la sciarpa e il maglione sotto la tuta (che è già riscaldata) quando fuori dall'habitat ci sono meno di 22° centigradi (cioè sempre).
3 - Farsi la doccia o il bagno almeno 3 volte a settimana (tempo terrestre).
4 - Lavarsi i denti prima di andare a dormire.
5 - Svuotare il posacenere nelle camere di decompressione.
6 - Buttare la spazzatura con turni a rotazione nel cassonetto dall'altra parte della strada.
7 - Spegnere il televisore dopo le 11.30 di sera (tempo terrestre).

starbus casinò
Poster della linea di crociere-casinò Starbus
Illustration: Stregattodesign
Prima di arrivare su Pancrazia grazie al concorso di sudoku, la Giusi è stata per un certo periodo è stata cameriera a bordo della Juice of Saint Luis, una delle Starbus, le navi da crociera-casinò che incrociano da queste parti.
Non ve lo avevo detto, ma la modella Pin - up dell'illustrazione del poster pubblicitario della Starbus è proprio la Giusi...

Dopo questa parentesi lavorativa durante la quale incontrò il padre di Cassandro (un Tertulliano di nome Lomberto affetto da una forma schizoide di personalità multipla che lo faceva credere di essere la reincarnazione di Fred Astaire e Ginger Roger contemporaneamente), ebbe una parentesi forse ancora più lampo nel campo dei talent show galattici, ed in particolare nel programma sub-liminale-quanto-simpatico-tv chiamato Masterchef - ed. Milky Way.

All'epoca, non lo sapeva ancora, ma era in attesa di Cassandro...

MASTERCHEF EDIZIONE VIA LATTEA

Ora, per ch non lo sapesse, Masterchef o, per meglio dire, "Masterscief" (come lo scrive la maggior parte degli esseri della galassia) edizione Milky Way è un Talent show galattico al quale possono partecipare tutti i cuochi dilettanti sparsi per la Via Lattea. I piatti sono logicamente i più svariati e così gli ingredienti, anche se l'ultima moda dei più grandi Chef della galassia è di aggiungere in ogni piatto un Cropsoloide Antariano marcio in quasi tutti i piatti per dare quel tocco in più.

Masterchef fantascienza umoristica
Foto Pubblicitaria del programma Masterscief - Milky Way
Da sinistra: Joe Barbequestich, Braulio Alabarbieri e Mario Bracco
Illustration: Stregattodesign
I tre giudici, famosi in tutta la galassia, sono: il famoso cuoco Mario Bracco, un Venaticotile metadimensionale di Mirzam (β Canis Majoris), molto severo e con un fiuto spaventoso, la cosa interessante è che essendo presente in 16 dimensioni differenti contemporaneamente ha 16 differenti sensi del gusto (e comunque questo gli consente di assaporare pienamente piatti che per altri sanno di ciabatta essicata); il secondo giudice è il famoso ristoratore Joe Barbequestich, Cefallimilide Denebiano, molto sensibile alle ultime tendenze di moda (come ad esempio il tocco dello chef descritto sopra), è abituato alla cucina di sua nonna e quindi molto sensibile anche alla cucina tradizionale, (come possono vivere insieme queste due sensibilità? molto semplice, a seconda di quale dei due encefali di cui è provvisto sta usando quando assaggia il piatto); ultimo, ma non in ordine di importanza, è il famoso chef Braulio Alabarbieri, discendente diretto dei coloni mutanti di Zosma (δ Leonis), ha origini italiane, è costellato di stelle Michelin, ed è sensibile alla cucina italiana che non riesce a trovare ormai da nessuna parte, quindi se la cucina da sé.


3.29.2013

METROPOLITANA GALATTICA E CUORI MOLLUSCHI

Ed è giunto il momento di parlare di Amedeo.

Amedeo sarebbe un uomo tutto d'un pezzo. Non fosse per il fatto che gliene mancano parecchi.

LA METROPOLITANA GALATTICA

Stando a quanto ci ha raccontato, prima di arrivare su Pancrazia grazie al concorso di sudoku, Amedeo era controllore sulla linea "A" dell'ipermetropolitana o più precisamente "HYPERGROUND". Per questo nel suo alloggio ha una sfilza di vecchi cimeli e poster come questi:

FANTASCIENZA VINTAGE HYPERGROUND
Poster pubblicitario dell'Hyperground
Grafica ed elaborazione: Stregattodesign
COMPARAZIONE VELOCITA' MEZZI
Poster pubblicitario dell'Hyperground
Grafica ed elaborazione: Stregattodesign
E la guida della quale vi riporto a seguito alcuni pezzi.

EINSTEIN ROSEN BRIDGE TUBE SYSTEM GUIDE
Copertina della guida dell'Hyperground
Grafica ed elaborazione: Stregattodesign

EINSTEIN ROSEN BRIDGE TUBE SYSTEM GUIDE
Pagina della guida che mostra gli ingressi
dedicati alle specie aliene
Grafica ed elaborazione: Stregattodesign
Fare il controllore sull'ipermetropolitana sembra un lavoro semplice, ma non lo è. Prima di tutto ci salgono migliaia di razze aliene, delle quali per nel 90% dei casi non si riesce a riconoscere la testa dalla coda o dai piedi, sempre ammesso che una testa ce l'abbiano. In secondo luogo, ogni razza aliena potrebbe essere pericolosa per le altre in vari modi: ci sono quelli che per parlare emettono sostanze o radiazioni letali, altri che sono talmente piccoli che potreste calpestali o schiacciali senza accorgervene, altri ancora talmente grandi da poter schiacciare voi. 

Poi ci sono quelli sensibili ai suoni o alla luce, quelli abituati a gravità e pressioni fortissime e viceversa, quelli che sono abituati a pressioni e gravità ridicole, quelli che non si riescono a vedere perché il loro corpo riflette radiazioni che l'occhio umano (e quello di altre specie) non riesce a percepire, e via di questo passo.

Più che di una metropolitana si tratta di un treno merci carico come l'arca di Noè. Per farci il controllore bisogna essere preparati. Ed Amedeo lo era, anche se dopo quindici anni ha perso nell'ordine:


EINSTEIN ROSEN BRIDGES TUBE SYSTEM GUIDE
Pagina della guida che mostra gli ingressi
dedicati alle specie aliene

Grafica ed elaborazione: Stregattodesign
1 . UN DITO - Staccato dalla Boltucola di Marte di un turista Chiapponide di Saproticum δ che non la teneva in una gabbietta regolamentare.

2 . L' OCCHIO SINISTRO - Che gli è partito avendo guardato in direzione di una Seppia di Barnard IV mentre questa masticava uno snack.

3 . LA GAMBA DESTRA - Che gli è stata completamente squagliata da uno starnuto di un Naso Molliccio di Prostat 5 che stava discutendo con i suoi quattro cervelli su quale fosse la fermata a cui doveva scendere.

4 . IL BRACCIO SINISTRO - Che gli è stato amputato a seguito di un infezione da Spore di Brappo, che gli aveva attaccato un Bulbo Romboidale di Epsilon Eridani per mezzo di un'infida puzzetta silenziosa.

Fortunatamente la scienza ormai si fa beffe di queste cose e, grazie alle staminali, sono riusciti a fargli ricrescere tutto come ad una lucertola. Sfortunatamente non siamo ancora ai livelli che desideriamo e non è che ci sia proprio tutto: 
1) il dito si piega al contrario, 2) all'occhio manca l'iride, 3) alla gamba destra manca l'articolazione del ginocchio e 4) al braccio manca l'articolazione del polso e alla mano dello stesso braccio manca un dito (il mignolo).

Non si può biasimare i controllori dell'ipermetropolitana se vanno in giro bardati così:

EINSTEIN ROSEN BRIDGE TUBE SYSTEM OPERATORS SCI FI
Foto di Amedeo il primo giorno di lavoro sull'ipermetropolitana.Grafica ed elaborazione: Stregattodesign

Questa è la foto del suo primo giorno di lavoro. Amedeo è quello a sinistra, quello a destra è il suo tutor. La fotografia è sul comodino di Amedeo, di fianco a quella del suo cane Poldo, sbranato quattro anni fa dal Gattomammone Antariano del suo vicino di pianerottolo...

Amedeo è un tipo piuttosto ottuso e / o pignolo. Visti i suoi trascorsi però, non lo si può biasimare. Non si può dire che sia un pauroso, ma sicuramente è molto prudente, al limite della paranoia. 

Tra noi è quello più esperto di specie aliene ma anche se tale erudizione è relativa al catechismo forzato - volto alla sopravvivenza della sua integrità fisica - che ha ricevuto durante il training all'ipermetropolitana, nutre un viscerale interesse nell'ampliare le sue conoscenze sulle specie aliene.
Nonostante ciò che gli è capitato durante i suoi contatti con le altre razze della galassia, vi dirò che aprezza la maggior parte delle specie non-umane forse più degli umani.
Un chiaro caso di Sindrome di Stoccolma. Questa volta son d'accordo con Cassandro.
Comunque si rivela molto utile: comprende 450 lingue e 230 dialetti galattici. Così possiamo ascoltare i programmi televisivi di cucina del Carosello di Rigel senza sottotitoli.

LA SOAP OPERA CUORI MOLLUSCHI

Nel tempo libero gioca a tennis con un Kruntz di nome Doptlavizio, colleziona Arbre Magique al Manzo Aureliano e va matto per le Soap Opera Tertulliane durante le quali monopolizza il televisore per un pomeriggio pancratico (4 giorni terrestri circa).

La Soap in questione si intitola: Cuori Molluschi

vintage television soap opera SCI FI
Sigla della nota Soap Opera Tertulliana "Cuori Molluschi"
Grafica ed elaborazione: Stregattodesign

Per chi non le avesse mai viste, le Soap Tertulliane, sono dei polpettoni infiniti low-cost simili alle Soap nostrane con la differenza che i Tertulliani sono bisessuati e la personalità dei personaggi non è sempre chiara, inoltre vivono in sei dimensioni spaziotemporali differenti. I Tertulliani inoltre, essendo tra gli esseri più intelligenti della galassia, ogni 2 minuti se ne escono con digressioni di ogni genere: possono usare infatti un problema alla macchinetta del caffé come pretesto per iniziare lunghe speculazioni cosmologiche sulla struttura dello spaziotempo a n-dimensioni...

Non ce la si può fare.

Remo di solito dà in escandescenza, mentre la Giusi lo zittisce e lo caccia dall'habitat perché da qualche mese pancratico ne è diventata anche lei una grande fan.

I gusti son gusti.
Però è deprimente vedere Amedeo e la Giusi piangere come vitelli per 4 giorni di fila.

3.27.2013

IL MISTERO DI REMO E DEL NAUFRAGIO DEL DEMETER

Dopo aver parlato di Cassandro, direi che si può passare a Remo.

La storia di Remo è molto avventurosa, anche se di alcuni (molti) passaggi s'ignorano i particolari. Quindi mettetevi comodi.

Questa è la storia di quello che è conosciuto come...

IL KASPAR HAUSER MARZIANO

Prima di tutto bisogna dire che l'infanzia di Remo è avvolta nel mistero. Si dice, (o per lo meno questo è quel che racconta lui) che un giorno comparve di punto in bianco su Marte in una piazza di Nuova Norimberga un ragazzo di sedici anni capace solamente di dire il suo nome, ovvero Kaspar Hauser. Al che, un passante, gli disse che quel particolare nome, legato ad un caso come il suo era già stato usato e che quindi bisognava cambiarlo.
Quanti si erano riuniti nella piazza decisero quindi di chiamarlo Remo, in quanto uno dei passanti disse che suo nonno si chiamava così.
fantascienza vintage umoristica
Foto comparativa di Kaspar Hauser e Remo. Gli esperti sono concordi nel ritenere che la somiglianza sia indubbia.
Photomanipulation and Creativity: Stregattodesign
Quando chiesero a quel passante perché suo nonno si chiamasse così, lui rispose che non lo sapeva, ma che se poteva essere loro d'aiuto sapeva che Remo era uno dei due gemelli fondatori di Roma.
Quando gli chiesero cosa c'entrasse, lui rispose con molta tranquillità che, secondo la leggenda, i due gemelli Romolo e Remo, erano figli di una vestale violentata dal dio romano Marte e che, abbandonati da quest'ultima erano stati allattati da una lupa. Ora, di lupe in giro non se n'erano viste, ma di contro si trovavano su Marte e il primo che aveva visto il ragazzo era stato un tizio di nome Faust, commerciante in Maiali Vegetali Amuliani. Dal momento che il padre adottivo dei due fanciulli della leggenda si chiamava "Faustolo" e che veniva chiamato il "porcaro di Amulio", tutto combaciava. 
A quel punto, nessuno mosse più obiezioni, quindi il nostro Kaspar Hauser si tenne il nome di Remo.
 
Gli anni successivi furono duri in quanto Remo, non avendo nessuno che si prendesse cura di lui, o comunque nessuno a cui importasse della sua sorte al punto di adottarlo o offrirgli un lavoro o un tetto sopra la testa, si trovò di fronte alla delicata questione di doversela cavare da solo. Fortunatamente per lui però, all'epoca Marte era stato già terraformato abbastanza da avere un minimo di atmosfera respirabile, anche se rarefatta. Comunque sia, la situazione non era delle migliori. Dal momento che non aveva nessuna intenzione di mendicare (su Marte era stata appena approvata la legge che obbligava chiunque vedesse un mendicante di prenderlo a bastonate o a calci, pena una multa salatissima di 85.000 €), decise di recarsi al più vicino campo di lancio e trovare un impiego su di una nave esplorativa. Come marinaio infatti avrebbe avuto garantito vitto e alloggio, che era quello che gli serviva in ordine di priorità. A diventare ricco ci avrebbe pensato in seguito.

Se pensate che non sia diventato ricco perché si trova qui vi sbagliate. Un ricco può facilmente ritrovarsi di punto in bianco senza la sua ricchezza.

Ma andiamo per ordine. Remo non riuscì a farsi imbarcare su di una nave esplorativa, di contro, riuscì a farsi arruolare come boa di segnalazione (successivamente promosso a mezzomarinaio) su di un mercantile di vecchia generazione che incrociava nel sistema di Carpathia. E gli era pure andata bene perché il lavoro che gli avevano offerto inizialmente era quello di siluro, ma poi il mozzo che aveva il ruolo di boa aveva preso la scarlattina e avevano dovuto sostituirlo.

IL NAUFRAGIO DEL DEMETER

Gli anni che seguirono furono monotoni, ma comunque Remo riuscì ad accumulare una piccola fortuna alle scommesse sulle corse dei polli minerali di Prostat 5, fortuna che spese nell'acquisto di un mercantile tutto suo: il Demeter.

Fantascienza Astronave Demeter
L'astronave mercantile Demeter nel fiore degli anni.
 Immagine: Stregattodesign
La fama del Demeter era nota a tutti anche all'epoca, ma Remo a quanto pare non sapeva della jella che seguiva quell'arnese.
E non sono solo dicerie, pensate che mio zio che fa il vigile, per averle fatto una volta una multa per divieto di sosta su Barnard IV, dodici minuti dopo è stato fermato dalla polizia perché venne fuori che fosse sposato a ventotto mogli diverse sparse su altrettanti sistemi stellari che richiedevano gli alimenti, e che prendesse ottantacinque pensioni di invalidità tra le quali ve n'erano anche alcune incompatibili con l'anatomia e la biologia umana come ad esempio il disturbo cronico della chela del tennista, il morbo dell'antenna destra, la laringite botanica.
Comunque sia, Remo comprò il Demeter e, anche se può sembrare assurdo, ci diventò ricco.
Con il Demeter infatti, Remo trasportava carichi di concime da Varnar IV alla colonia di Saprofiti di Whitby e riusciva a farci talmente tanto grano che dovette prendere un Cassetto Dislocatore Chiapponide per tenerci il portafoglio (dato che non si fidava delle banche).

Tuttavia, un bel giorno, il Demeter imbarcò un clandestino...

Conte Orlok fantascienza
Max Schreck
Photosource: Film.it

No, non si tratta di questo. Questo è Max Schreck, il primo ufficiale. Remo lo ricorda ancora con affetto cantando coi rutti la sigla di "Capitan Orlok" in suo onore.

Beh, il clandestino era un piccolo acaro coprofago di Prostat 5. Schreck lo aveva preso in un vecchio negozio cinese di cianfrusaglie "TUTTO A 1 €" e lo teneva nascosto nel suo alloggio. Inizialmente si trattava di una piccola, coccolosa & batuffolosa sottospecie di bertuccia.
Ma si sa come va: gli dai una lavata, e si riproducono; gli dai da mangiare dopo la mezzanotte e diventano così famelici da sbranare tutto il letame e il concime che trovano.
Durante la traversata infatti, l'acaro coprofago sbranò tutto il carico e, non contento, assalì anche l'equipaggio quando - in un momento di concitazione per il carico che andava in fumo (o più precisamente in metano) - Remo urlò: "muovetevi sacchi di merda!"
Il resto è storia:
Remo si legò al timone del Demeter per non svenire a causa della puzza che trombettavano in giro gli acari e dopo due giorni riuscì a far atterrare - o sarebbe meglio dire schiantare - la Demeter su di un planetoide deserto.

Fu ritrovato per caso otto anni dopo da un turista Tapparellide smarrito.

Anni dopo, scoprì da una proctoscopia che durante il suo soggiorno sul planetoide qualcuno gli aveva tatuato sulle pareti dell'intestino il seguente messaggio:


Tatuaggio sulle pareti intestinali di Remo
Immagine nebula credit: Nasa
Ciò serve ad informare la persona nelle cui mani dovesse capitare questo Remo che Daniel Foss, nativo di Elkton, Maryland, Stati Uniti d'America, si imbarcò nel 1809 nel porto di Philadelpia, a bordo del brigantino "Negociator", diretto alle Isole degli Amici. Il febbraio dell'anno seguente fu gettato su quest'isola deserta, dove si costruì una capanna e sopravvisse un certo numero di anni nutrendosi di carne di foca, unico scampato dell'equipaggio del suddetto brigantino che il 25 novembre 1809 colò a picco dopo aver urtato un isolotto di ghiaccio.*
*Frase tratta da "Il vagabondo delle stelle" di Jack London

3.22.2013

ANCHE CASSANDRO... NON È UMANO…

Il secondo appartenente alla nostra compagine che vi voglio presentare è Cassandro.

Come già sapete, Cassandro è il figlio della Giusi, ha nove anni e...

...NON È UMANO…

...O per essere più precisi, non è completamente umano. Certo, direte voi, con un nome come Cassandro...
Non è solo per via del nome, e qui vi sbagliereste. Il nome gliel'ha dato la Giusi ed è il nome del nonno di suo zio da parte di fratello acquisito. Ma il fatto è che si tratta di un ibrido umano - alieno.

La storia di cassandro è piuttosto triste. Preparatevi. 

Tutto risale a quando la Giusi faceva la cameriera a bordo della Juice of Saint Luis, una delle Starbus, le navi da crociera-casinò che incrociano da queste parti. Lì conobbe un Tertulliano di nome Lomberto. Per chi non lo sapesse, i Tertulliani sono tra le razze più intelligenti della galassia, e sono delle specie di molluschi ipertrofici. Nella fattispecie, tale Lomberto era nientemeno che l'inventore del Maccherone Apfsaloide, che, a dispetto del nome, è l'aggeggio che permette di viaggiare nelle subdimensioni quanto-simpatiche. Lomberto, come tutte le persone molto intelligenti, aveva una sorta di deviazione: era convinto di essere la reincarnazione di Fred Astaire e Ginger Rogers. No, non avete capito male: pensava letteralmente di essere la reincarnazione di entrambi contemporaneamente. Non avendo ben chiaro infatti come fosse strutturata la divisione dei sessi terrestri, ed essendo la sua specie bisessuata, lui l'ha fatta breve. O per essere più precisi, l'ha messa giù come gli faceva più comodo. 
Qui sotto c'è la foto che ha Cassandro di lui.

Foto del padre di Cassandro
Illustrazione by Stregattodesign

A quell'epoca, Lomberto si baloccava esibendosi in uno spettacolo musicale sulla Juice of Saint Luis. Era un personaggio molto fascinoso e la maggior parte delle donne e degli uomini, o comunque dei maschi e delle femmine e altri generi delle varie specie di creature che bighellonavano su quelle crociere, ne erano inevitabilmente rapiti.

Vi mostro la locandina che ho trafugato di nascosto dall'alloggio della Giusi. È un po' rovinato, non fateci caso.

Locandina dello spettacolo di Lomberto

Photocomposizione e Creatività: Stregattodesign



La Giusi era l'unica che non se lo filava e, come sapete meglio di me di come vanno queste cose, finirono insieme. Stettero insieme per 3 mesi, poi la Giusi fu imbarcata su di un'altra nave, e qui iniziarono i problemi. Se avesse voluto, Lomberto avrebbe potuto cambiare nave a sua volta, ma non aveva il coraggio di affrontare il responsabile della compagnia. Così scoppiò un violento litigio tra la Giusi e Lomberto, al termine del quale la Giusi strappò la parrucca di Ginger Rogers a Lomberto ed andandosene gli diede dell'"invertebrato" e del "mollusco". Il che era vero. Almeno dal punto di vista biologico.

Sebbene il 99,9999999999999999999999999999% delle razze galattiche non siano biologicamente compatibili e non possano incrociarsi tra loro generando degli ibridi. Il caso volle che per la Giusi e Lomberto non fosse così. Dopo una gestazione di 2 anni e mezzo, alla Giusi crebbe un tubero su un fianco che, quando si staccò, era un bimbo del peso di 2 chili e 326 grammi.

Cassandro. Del tutto simile ad un essere umano, Cassandro a quanto ne sappiamo ha ereditato dal padre una mente prodigiosa. Pensate che ha nove anni e frequenta il corso per corrispondenza in tecnologie quantomeccaniche al M.I.T. e si lamenta che l'80% delle cose le sa già e il rimanente 20% sono curiosità di carattere storico. Comunque la Giusi è stata ferrea ed inamovibile: se avesse voluto seguire il corso al M.I.T. avrebbe dovuto comunque contemporaneamente continuare a frequentare la scuola elementare, perché ritiene indispensabile che Cassandro frequenti dei bambini della sua età per poter seguire una corretta crescita. Così, Cassandro si becca cinque ore di scuola elementare con dei coetanei che dal suo punto di vista sono paragonabili a dei cuccioli di lontra, e altre cinque ore di corso per corrispondenza con degli insegnanti che rispetto a lui sono dei ritardati. Effettivamente, anche così, non è che possa avere una crescita normale.
Quando sua madre ha vinto il concorso di sudoku del Redshift Post, si è dovuto adeguare a vivere qui. Figuratevi che la scuola elementare qui non c'è e deve andare su un altro pianeta... vabbé è un quarto d'ora di metropolitana, ma solo l'idea fa passare la voglia.
Tanto poi qua ci siamo noi, che più o meno abbiamo la cultura dei suoi coetanei, quindi non è che gli cambi granché. Però lui dice di trovarsi bene.
Noi un po' meno.
Non è che gli si voglia male, ma è un rompipalle di prima categoria e poi è talmente pignolo da toglierti la pelle dalle ossa.
E comunque sapete com'è no? Uno può anche non farci caso, ma il fatto che sia un'ibrido umano-alieno mette a disagio.
Avete mai notato che si fa meno fatica ad accettare uno molto diverso da noi, mentre quello solamente un po' diverso ci dà più fastidio? 
Ecco.
Ora chiedetevi un po' perché succede.

Io non ne ho la più pallida idea, ma sono sicuro che Cassandro lo sa.
E questo non fa che rendermelo più simpatico.
Sono sarcastico ovviamente.

Spero per sua madre che da Lomberto abbia preso solo l'intelligenza e non i disturbi mentali.

Più che altro perché qua si fa fatica a trovare parrucche alla Ginger Rogers.

3.21.2013

HANS NON È UMANO…

Salve a tutti, mi ero ripromesso di parlarvi dei miei compagni di Habitat qui su Pancrazia.

Quindi mi sono deciso.

Allora, cominciamo da Hans.

Prima di tutto bisogna far luce sul fatto che, (per chi non lo avesse capito) Hans è tedesco

e...

...NON E' UMANO...

Intendiamoci, non è che non sia umano perché è tedesco, e neppure significa che sia tedesco perché non è umano. In realtà è una macchina.

Un robot, un androide, scegliete il termine che preferite.

Il nome è un acronimo che a quanto ne so, dovrebbe essere "Herr Android Neumann-Schmidt" cioè a quanto ci capisco: Mr. Androide Neumann-Schmidt. Neumann-Schmidt dovrebbero essere i costruttori, gli inventori o vattelapesca.

Per qualche strano motivo, Hans, anche sarebbe più corretto dire o scrivere H.A.N.S. (cosa che faremo solo adesso, vi avverto perché è fastidioso), anche se ovviamente potrebbe farne a meno, quando era qui e usciva all'esterno dell'Habitat si metteva la tuta. Niente di male, per carità, ognuno è libero di fare quel che vuole, però ammetterete che è strano. O quantomeno bizzarro.
 
Quel che sappiamo di Hans è che ha una lieve tendenza all'isteria di fronte ai problemi semplici. Vi spiego: quando affronta un problema banale, ad esempio mettersi le pantofole che non trova perché sono sotto il letto, chissà perché non riesce a risolverlo, diventa isterico, fa scene teatrali degne di una tragedia di Shakespeare e spesso viene colto da cecità improvvisa. Fortunatamente questo non accade quando è alle prese con problemi complessi, rispetto ai quali si comporta come un orologio svizzero.

Ed è ipocondriaco. Sì lo so è difficile immaginare un robot ipocondriaco, ma lo è. E in più non si tratta di un'ipocondria "robotica", nel senso che non ha paura che gli si svitino i bulloni, gli si ingarbuglino i relè, gli si bruci la scheda madre, o chessò io. No. Lui ha paura che gli venga la pleurite, un'infezione alle vie urinarie, la rosolia, e via discorrendo. In particolare pensa di essere estremamente soggetto a disturbi gastrointestinali e nello specifico al morbo di Crohn, per fronteggiare il quale segue una dieta rigidissima e beve litri di spremute.
Che volete farci? È questo il prezzo del progresso.

Cassandro dice che si comporta così perché si sente diverso da noi, quindi in questo modo cerca di farsi accettare dimostrando di avere delle debolezze umane. Ma tanto qui non interessa a nessuno l'opinione di Cassandro. Ed è opinione comune che Hans sia un pezzo di latta isterica.

Comunque, quando ancora stava nell'Habitat l'abbiamo beccato mentre comprava su internet dei pezzi di una vecchia Golf, lui dice che è un collezionista, ma sul sedere ha una voglia proprio a forma di un ben noto marchio di automobili...
Qualcosa nella sua espressione sembra tradire le sue dichiarazioni. Vi mostro una foto senza casco così potete giudicare voi, gliel'abbiamo fatta mentre usciva dalla doccia. Siete fortunati che c'è l'accappatoio a coprirgli le vergogne...

fantascienza vintage umoristica
l'androide H.A.N.S. in accappatoio
by Stregattodesign


...Ai posteri l'ardua sentenza.

Come forse ho già accennato, Hans sta sempre in orbita sul Cianoticus, la stazione orbitale metereologica. Da lì controlla il tempo atmosferico su Pancrazia. Però tutto dipende dallo spread.

Se lo spread cresce, la stazione orbitale va più in alto e Hans manda la pioggia (che qui su Pancrazia è una melassa verde-giallastra), se si abbassa, ci dà bel tempo.

Anche qua su Pancrazia, lo spread tra noi e i tedeschi fa il bello e il cattivo tempo.

P.s.: (Hans è programmato per far così, non è che lo fa per cattiveria).


IL GIORNO SENZA FINE

[...] A Columbine Sept Heures c'era sempre il tramonto. Qui la bella vicina di Halliday, Gabrielle Szabo, camminava nella sera, sollevando nuvolette di sabbia rossa con il suo vestito di seta. Dal balcone dell'hotel deserto vicino alla colonia degli artisti, Halliday guardava oltre il fiume prosciugato le ombre immobili del deserto, il crepuscolo africano, infinito e ininterrotto, che lo adescava con la promessa dei suoi sogni perduti. [...]

No, non avete sbagliato, siamo sempre noi di Pancrazia. 

Quello che ho riportato è uno stralcio de "Il giorno senza fine" di James Graham Ballard. 

Si tratta di un racconto di fantascienza surreale e ipnotico. Cosa c'entra con Pancrazia? Beh anche Pancrazia è surreale e ipnotica. 

3.19.2013

QUANDO ANDROMEDA GIOCA AI PARALLASSI

Se vi venisse la curiosità di capire dove si trova Pancrazia, (la nostra ridente piccola luna che orbita attorno al gigante gassoso Upsilon Andromedae d (anche chiamato Gipsy), ebbene, come dice il nome stesso si trova nella costellazione di Andromeda.



A seguito un poster delle crociere casinò che incrociano qui in giro. Lo metto solo perché c'è la costellazione di Andromeda (noi siamo sul tacco della scarpa del piede della gamba piegata - lo riconoscete perchè c'è scritto Wanda vicino alla stella).

Poster vintage fantascienza umoristica pin up
Poster della linea di crociere-casinò Starbus
Illustration: Stregattodesign

Misura di un parsec
Source: Wikipedia

Le stelle binarie di Upsilon Andromedae e si trovano abbastanza vicine alla Terra: la loro parallasse corrisponde a una distanza di 13,5 parsec.

Cassandro vuole che dia sempre la misura in parsec piuttosto che in anni luce, perché dice che è più preciso... e io non voglio che rompa.

Ci vuole una gran pazienza.

Comunque, per chi non lo sapesse, il parsec è un’unità di misura astronomica ricavato dal metodo di calcolo della parallasse trigonometrica e letteralmente significa “parallasse di un secondo d’arco”.


È ritenuto il modo più affidabile di misurare le distanze stellari perché prende in considerazione il movimento della Terra rispetto all’astro che si osserva. Per farvi capire: la Terra gira intorno al Sole e quindi è in movimento, osservando un punto molto lontano (e che quindi sembra fisso solo se lo si guarda in un dato momento, ma non lo è) si deve fare una media di due osservazioni prese ai due capi del circuito. Ve la farò semplice: ad esempio, voi siete su di un treno che gira su un circuito di rotaie rotondo e dovete capire quanto è distante il lampadario che vi sta sopra la testa, (tenendo presente che il tale lampadario è perpendicolare al centro del vostro circuito), per capire quanto è distante il lampadario, dovrete calcolare la distanza del lampadario dal centro del vostro circuito tramite due misure differenti, prese i due capi opposti delle rotaie. Detta così sembra una cosa da premi nobel, ma vi assicuro che è molto semplice come concetto. L'ho capito persino io. 

Ok con l'aiuto di Cassandro.


Calcolo del Parallasse
Surce: Wikipedia
Comunque in soldoni: un Parsec corrisponde a circa 3,26 anni luce.


Per chi non sapesse nemmeno cos'è un anno luce (poi però basta): L’anno luce è un sistema di misurazione astronomica che corrisponde alla distanza percorsa dalla luce in un anno, sapendo che la luce viaggia approssimativamente a 300.000 km al secondo. Fatevi i calcoli. 


Per darvi una mano, vi faccio un esempio: il sole si trova ad 8 minuti luce dalla Terra, se dovesse spegnersi di colpo, voi ve ne accorgereste solo 8 minuti dopo che è successo... Pensate quanto è lontano il Sole e quanto è veloce la luce...
Quindi 8 minuti = 480 secondi x 300.000 km = 144.000.000 km
Anche se l'orbita della Terra è ellittica, quindi non è sempre a quella distanza da Sole, la cui media tra l'afelio e il perielio è il valore fisso raccomandato che è 149.000.000 circa, rappresenta una Unità Astronomica (UA), dice Cassandro...
Sì lo so è uno scassa palle.
Ma cosa ci volete fare? Ce l'abbiamo e dobbiamo tenercelo.
Per questo post mi è stato sulla spalla come un avvoltoio...

TORNANDO A NOI:

Wanda è visibile ad occhio nudo mentre Ronald si vede solo con i telescopi.

Gipsy è stato scoperto nel 1999 da Geoffrey Marcy e R. Paul Butler con il metodo della velocità radiale.

E questo spero che possa soddisfare la vostra sete di conoscenza e magari, una sera provate a salutarci.

E' una cosa simbolica eh, tanto non vi possiamo vedere a meno che non facciate scoppiare il Sole come una supernova, ma anche così lo vedremmo solo tra 44 anni (in fila per 3 con il resto di due).

3.15.2013

NON SIAMO SOLI

Salute,

non avevo ancora accennato al fatto che qui a Pancrazia...
(la piccola Luna del pianeta di nome Gipsy, che gira attorno alla stella di nome Wanda)

...NON SIAMO SOLI...

Ci sono anche gli indigeni.

Si chiamano Kruntz. Ma non so chi gli abbia dato il nome. Sembrano delle patate con la proboscide.
Sono alti più o meno un metro e cinquanta o forse meno.

Vanno a zonzo per i dintorni, e ci hanno comprato un sacco di Dymaxion car. Poi hanno visto su di una nostra rivista delle Vespa Piaggio e hanno voluto pure quelle.

Ci hanno pagato con una grossa partita di Plozzi Stramezzati. Probabilmente li coltivano chissà dove. Glieli devono aver portati qua dei Tapparellidi di Ras Algethi di passaggio. Altrimenti non si spiega da dove li abbiano tirati fuori.

Sì, i Plotti Stramezzati potrebbero essere proprio quelli che avete in soggiorno voi.

Non sappiamo molto di loro, ma ce n'è uno che ha un drugstore proprio qui all'incrocio. Si chiama Klaptuzio e dargli dello strozzino è fargli un complimento. E' anche il padrone della stazione di servizio.
Per questo non è che si vada in giro molto con le Dymaxion.

Appena arrivati, Amedeo si è fatto una foto da mandare a sua zia e un Kruntz è entrato nell'inquadratura.
fantascienza umoristica
Amedeo e il Kruntz Immagine by Stregattodesign

Assomigliano o no, ad una patata con la proboscide? Pensate che riescono ad andare in Vespa...

Comunque quel buco che hanno sotto la proboscide è la bocca, mentre per vedere (o comunque i loro organi di senso) sono quei peduncoli simili a peli su quel bozzo che gli sta sul davanti (non so se si vedono...). Qualcuno dice che annusano con i peli, ma secondo me usano la proboscide per annusare. Cassandro, il figlio della Giusi, dice che i loro peli potrebbero essere sensibili all'umidità ed al calore. Ma tanto nessuno gli dà retta. Quindi forse dai peli annusano.

Dei genitali e dei loro generi sessuali siamo all'oscuro. Forse si interrano come delle patate vere e i figli gli crescono sulla pelle come dei bubboni e poi si staccano.

E' anche vero che non abbiamo ancora visto (o riconosciuto) una femmina di Kruntz, né un piccolo di Kruntz.

Per parlare usano la proboscide. Non ci crederete ma riescono ad imitare la voce umana. Logicamente se stanno facendo qualcos'altro con la proboscide, tipo giocare a tennis, devono stare zitti.

L'ano non si sa dove sia. Probabilmente sotto le gambe, perché ogni tanto ne vediamo qualcuno che si acquatta in mezzo ai cespugli davanti all'habitat.


Comunque per la Terra e il resto della galassia ci siamo solo noi dell'Habitat 21 come residenti di Pancrazia perché i Kruntz non sono classificati come cittadini della galassia ma come Minoranza Etnica Poco Rilevante.

LE BOLTUCOLE DI MARTE NE SONO GHIOTTE

Sarete felici si sapere che la Dymaxon non partiva e ho lasciato perdere il giro. Sarà per un'altra volta.

Meglio. Così ho il tempo di spiegarvi alcune cose di qui.

Come sapete, Pancrazia è una piccola Luna di un grosso pianeta di nome Gipsy, che gira attorno ad una stella di nome Wanda.

Allora, dicevo che qui siamo in sei e ve li presenterò uno ad uno, ma andiamo per ordine. Siamo più o meno arrivati tutti insieme. Abbiamo vinto tutti il secondo premio del concorso di sudoku che metteva in palio un impiego quassù all'habitat 21.
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Logo Zelpronti & Co Design: Stregattodesign
Il premio primo premio era una crociera su Paraisio, il pianeta turistico che tutti conoscono, quello di Samantha 3A per capirci, il secondo premio invece era un impiego presso lo stabilimento di Pancrazia dell'azienda Zelpronti & Co chiamato Habitat 21.